Artigianato Giapponese

Artigianato Giapponese

domenica 31 marzo 2013

LE AZIONI DA EVITARE CON LE BACCHETTE

In Giappone anche con le bacchette c'è un galateo da seguire. Ecco cosa bisogna assolutamente evitare di fare quando si usano:


1) Hotokebashi: non si devono infilzare le bacchette in posizione verticale dentro la ciotola del riso. Le bacchette vengono infatti posizionate in questo modo solamente durante le cerimonie funebri.
Quando non si utilizzano si devono appoggiare sugli appositi supporti per le bacchette (hashioki). 



2) Watashibashi: non si devono lasciare le bacchette sopra il piatto o sulla ciotola quando si finisce di mangiare.



3) Sashibashi: non si deve mai infilzare il cibo con le bacchette come fosse una forchetta.


La parola sashibashi, scritta con altri kanji, si riferisce anche a un altro gesto da evitare, cioè quello di indicare qualcuno con le bacchette.

4) Yosebashi: non si devono usare le bacchette per spostare le ciotole o i piatti, o per tirare in avanti un piatto, in questi casi si devono usare le mani.


5) Mayoibashi: se si è indecisi su quale cibo prendere dai piatti di portata, non ci si deve aggirare con le bacchette sul tavolo per scegliere cosa prendere. Meglio decidere prima cosa prendere e poi muovere le bacchette per afferrare direttamente il cibo.


6) Neburibashi: non si devono succhiare e leccare le bacchette.


7) Hashiwatashi: non si deve passare il cibo ad un'altra persona da bacchetta a bacchetta, questo gesto richiama ciò che avviene durante i funerali.


8) Kuwaebashi: non si devono tenere le bacchette in bocca mentre si sta facendo qualcos'altro con le mani, come ad esempio tenere la ciotola o chiedere altro cibo.


9) Furiaghebashi: non si devono alzare le bacchette oltre l'altezza della propria bocca.

10) Chigiribashi: non  si devono utilizzare le bacchette con entrambe le mani per tagliare il cibo.


11) Namidabashi: non si deve portare il cibo alla bocca facendo gocciolare il liquido della salsa di soia, o della zuppa. In caso accadesse, è consigliabile usare un piattino.


12) Yokobashi: non si devono unire le bacchette come fossero un cucchiaio per prendere il cibo o per spingerlo direttamente in bocca dal piatto.



13) Nigiribashi: non si devono stringere le bacchette con la stessa mano, è un comportamento da bambini.


14) Saguribashi: non si devono usare le bacchette per frugare nel piatto o nella ciotola per scegliere cosa mangiare e cosa no. 



15) Tatakibashi: non si devono usare le bacchette per "suonare" sulla ciotola.


16) Kiraibashi:  non ci si deve servire dai piatti comuni che si trovano a centro tavola dal lato della bacchetta dalla quale si mangia, bisogna avere l'accortezza di utilizzare l'estremità opposta della bacchetta.



Adesso che sapete cosa non fare con le bacchette non mi resta che augurarvi Buon appetito!!!


giovedì 28 marzo 2013

COME SI USANO LE BACCHETTE GIAPPONESI (HASHI)


Le bacchette giapponesi, chiamate hashi (箸), sono lo strumento principale con cui i giapponesi consumano ogni tipo di cibo. Queste bacchette (diverse nella forma da quelle cinesi) sono fatte in legno, in bambù, ma possono essere anche di metallo o di plastica e possono essere decorate in tanti modi: dipinte, incise o laccate con l’urushi (la lacca tradizionale giapponese).
Nei ristoranti giapponesi spesso si trovano quelle “usa e getta” dette waribashi ("bacchette divise"), che sono unite tra loro e devono quindi essere spezzate in due per poter essere usate.
Il loro uso si impara fin da piccoli  infatti le mamme nipponiche dotano presto i propri bambini di piccole bacchette (più corte e, in alcuni casi, dotate persino di due fori dove inserire le dita).

hashi per bambini

Usare le bacchette non è sempre facile, occorre parecchio esercizio e il più delle volte anche molta pazienza, ecco allora dei consigli su come utilizzarle.

 1. Mettere una bacchetta sotto al pollice, nell’incavo della mano, e tenerla fissa. Impugnarla  leggermente al di sopra della metà, in modo da non avere poi difficoltà nel manovrare entrambe le bacchette. Questa bacchetta rimarrà ferma sotto al pollice, e sarà l’altra a muoversi per prendere il cibo. All’inizio può essere faticoso mantenere la bacchetta ben ferma, ma una volta allenati a fare il movimento sarà davvero facile.


2. Afferrare l’altra bacchetta prendendola con il dito indice e appoggiandola sopra il polpastrello del pollice, in modo da tenerla ferma. Provare a tenere la seconda bacchetta come se fosse una penna, in modo da avere il pieno controllo di entrambe.


3. A questo punto si deve trovare l’equilibrio delle bacchette e cercare di non farle incrociare; è necessario allenarsi ad aprire e chiudere le punte con una leggera pressione.
La prima bacchetta deve rimanere fissa nell’incavo della mano, deve essere l’altra ad eseguire il movimento.



4. Reggere le bacchette in modo saldo. Non dovrebbero muoversi mentre si cerca di prendere il cibo.
Bisogna prendere il cibo alla giusta angolazione. Quando il piatto è troppo lontano, il cibo è difficile da raccogliere. Un angolo di 45 gradi dovrebbe essere ottimale. Se la presa è precaria, poggiare il  boccone e raccoglierlo di nuovo. Una volta preso, bisogna tenerlo ben saldo ma senza spappolarlo e questa operazione richiederà diverse prove.



 Quando le bacchette non si usano si appoggiano sull'apposito sostegno hashioki (箸置き).







mercoledì 27 marzo 2013

IL GALATEO GIAPPONESE A TAVOLA

 Gli usi dei giapponesi a tavola sono estremamente diversi da quelli comuni a noi occidentali.  La cucina giapponese e la cultura di questo Paese si fondono in una forma di galateo da tenere a tavola molto particolare e a volte complessa; quindi proverò a darvi qualche informazione utile su come ci si deve comportare a tavola in Giappone.

È imperativo, nella maggior parte dei ristoranti, così come se siete ospiti a casa di qualcuno, togliersi le scarpe prima di sedersi a tavola.
Per noi occidentali sedersi a tavola per un pranzo o per una cena tradizionale giapponese risulta molto difficile, dato che non siamo abituati a stare seduti secondo la loro usanza.
Il tavolo basso impone infatti di inginocchiarsi in stile seiza (inginocchiati e seduti sui talloni) sul tatami (pavimento usato nell’arredamento tradizionale giapponese; è una stuoia di paglia di riso pressata, rivestita di giunco intrecciato).

la corretta posizione seiza

Prima del pasto vengono distribuiti gli oshibori, dei piccoli asciugamani inumiditi, che servono sia per lavarsi le mani sia da tovaglioli, portati caldi d’inverno e freschi d’estate.

Se siete ospiti a casa di qualcuno è importante sapere che il padrone di casa serve il sake ai suoi ospiti, invece uno dei commensali dovrà servire lui.
Se dovrete brindare non fatelo dicendo "cin-cin", visto che in Giapponese il significato è tutt'altro che beneagurante, ma dite "kampai".
Non bisogna mai versarsi da bere da soli. Al contrario, bisogna servire i commensali ed aspettare che qualcuno di loro vi serva da bere; in quest’ultimo caso è buona educazione ricambiare il gesto e servire ancora il commensale. Un bicchiere vuoto vuol dire che si gradirebbe un’altro drink; se non si desidera altro da bere basta lasciare il bicchiere pieno. 

Contrariamente alle nostre abitudini che prevedono un pasto con diverse portate, il pasto giapponese viene presentato a tavola tutto assieme. I vassoi con le pietanze, dai quali tutti i commensali possono servirsi, vengono posizionati a centro tavola.

 
Non si deve iniziare a mangiare prima che tutte le portate siano state disposte sulla tavola o prima di essere invitati a iniziare.
Mentre nella cultura occidentale è considerato elegante e di buon gusto utilizzare un unico servizio di piatti, in Giappone piatti e bicchieri sono scelti per i loro colori e le loro forme, quindi sono in genere tutti diversi.

Prima di iniziare a mangiare, si dice “Itadakimasu”, che assomiglia al nostro “buon appetito” ma, contrariamente alle nostre usanze che prevedono questa formula come cortesia verso i commensali, il significato di itadakimasu è “ricevo questo cibo (e ringrazio)”. Quindi non ditelo se non state per mangiare anche voi. Anticamente era una piccola preghiera per ringraziare Dio del cibo.


Itadakimasu

Di solito si inizia il pasto bevendo il brodo e successivamente si mangiano i cibi via via più saporiti, partendo dal riso bianco.
Le zuppe vengono consumate senza cucchiaio, bevendo dalla ciotola in modo rumoroso. Questo “rumore”, sgradevole a noi occidentali, è invece gradito ai giapponesi perché significa che state apprezzando il piatto.
Quando mangiate una ciotola di riso o una zuppa, abbiate cura di sollevare la ciotola con entrambe le mani; passatela quindi sulla mano sinistra, che la sorreggerà da sotto. Rimane libera la destra, per poter iniziare a mangiare con gli hashi (le bacchette di legno). Al contrario, quando mangiate da un piatto grande, non sollevatelo dal tavolo.
Le bacchette sono presenti ad ogni pasto e vengono adoperate per quasi tutti i cibi; quando non si usano bisogna appoggiarle sull’apposito sostegno (hashioki) o adagiarle sulla ciotola più bassa.
Le bacchette non vanno mai incrociate, appoggiate sul tavolo o usate  per indicare qualcuno o qualcosa, è segno di maleducazione.
Per servirsi da un piatto di portata si devono girare le bacchette in modo da usare le estremità “pulite”, la parte dei bastoncini che non viene a contatto con la bocca, per rispetto degli altri commensali.
Nel servire o ricevere del cibo, è considerato educato usare entrambe le mani per passare il piatto.
Non si prende in modo più assoluto un piatto mentre in mano si hanno le bacchette. Non si deve passare il cibo agli altri commensali da bacchetta a bacchetta, è un gesto porta sfortuna, perchè questo passaggio viene fatto dai sacerdoti ai funerali con le ossa dei defunti cremati. Così come è cattiva educazione conficcare verticalmente le bacchette nella ciotola del riso perché questa posizione è anch'essa associata ai riti funebri.
Quando si finisce di mangiare, bisogna appoggiare le bacchette nell'apposita custodia (hashioki) e mai lasciarle sopra il piatto.
Un enorme sospiro dei commensali a fine pasto comunica che la cena è stata apprezzata e bisogna dire "Gochisoosama" che significa “il pasto era delizioso e nutriente".

Gochisoosama


domenica 24 marzo 2013

SAKURA IN PIENA FIORITURA A TOKYO

Quest'anno la fioritura degli alberi di ciliegio (sakura) in Giappone è avvenuta con quindici giorni di anticipo rispetto allo scorso anno.
A Tokyo, infatti, il primo bocciolo di ciliegio è già fiorito lo scorso weekend su un albero nel santuario di Yasukuni.

Primo bocciolo di ciliegio fiorito quest'anno su un albero nel santuario di Yasukuni a Tokyo.

Ogni anno l’Agenzia meteorologica del Giappone monitora uno degli alberi di ciliegio piantati presso questo santuario. Ed essendo sbocciato l’80% dei fiori dell'albero monitorato (di solito questa fioritura si ha dopo qualche giorno che i primi fiori sono sbocciati), è stata decretata la “piena fioritura” (満開, mankai).
Un portavoce dell'Agenzia ha riferito che la fioritura anticipata rispetto alla media stagionale è stata causata dalle alte temperature registrate a Tokyo all'inizio del mese di marzo.
E quindi giunto il tempo di fare hanami (花見), letteralmente “ammirare i fiori”. I giapponesi finalmente si riuniranno con familiari e amici per ammirare la bellezza dei fiori, contemplarne la caducità, per festeggiare insieme l'arrivo della primavera, mangiando, bevendo e facendo festa.


sabato 23 marzo 2013

COME COMPORTARSI IN GIAPPONE



Come dice un antico detto "Paese che vai, usanze che trovi": vediamo allora quali sono le regole di comportamento sociale e civile di uso in Giappone che bisogna assolutamente sapere per evitare di fare delle gaffe.

È ritenuto maleducato soffiarsi il naso in un luogo pubblico. Se ne avete la necessità dovrete recarvi in un posto appartato e solitario. Se siete in treno, in metropolitana o in qualsiasi posto affollato, evitate di soffiarvi il naso, fareste meglio a tirare su col naso, così come fanno i giapponesi. Se sentite la necessità di utilizzare il fazzoletto fatelo nel modo più discreto possibile e lontano dalla gente.

È assolutamente vietato fumare per strada, fatelo sempre nelle apposite “smoking area”.

Evitate di mangiare per strada e di gettare rifiuti a terra (anche se i cestini in giro sono pochi abbiate la cortezza di tenere con voi ciò che dovreste gettare fino a quando non troverete dei cestini davanti uno dei tanti kombini (piccoli supermercati aperti per 24 ore) che si trovano in giro.

I giapponesi sono un popolo molto silenzioso, quindi è consigliabile mantenere un tono di voce molto basso quando si parla, così come dovreste evitare di tenere alta la suoneria del vostro cellulare nei luoghi pubblici, soprattutto in treno o in metropolitana, dove quasi tutti approfittano del viaggio per fare un pisolino.

Ai Giapponesi non piacciono le effusioni amorose fatte in pubblico, quindi evitatele, anche un bacio sulla guancia potrebbe metterli in imbarazzo.
  
Anche il saluto è diverso dal nostro, infatti, i giapponesi non si baciano mai quando si salutano, né si abbracciano, né si stringono la mano, ma usano salutarsi inchinandosi. Se dovete salutare un amico, basta inchinare leggermente il capo, per un saluto formale, invece, ci si inchina con un angolo di circa 30 gradi.  

Se dovete indicare qualcuno non fatelo mai col dito indice, ma con la mano, altrimenti l'interlocutore si sentirebbe minacciato.

Se decidete di andare a trovare un amico a casa sua, ricordatevi di avvertire sempre almeno uno o due giorni prima. 

Quando entrate in casa di qualcuno, ricordatevi di togliere sempre le scarpe prima di entrare. 
C’è un rituale preciso da seguire: al vostro ingresso, abbiate cura di dire “Ojama shimasu”, che significa “Scusate il disturbo” ed equivale al nostro “Permesso” e dopo toglietevi le scarpe; vi verranno offerte un comodo paio di pantofole.  Non dimenticate di portare un dono al padrone di casa, è sempre ben gradito.

Se siete a casa di qualcuno o in un ristorante e dovete andare in bagno, troverete immediatamente all’ingresso un paio di pantofole da toelette da indossare. Quando avrete finito, ricordatevi di non uscire dal bagno con quelle pantofole, ma lasciatele dove le avete trovate. 

Se siate a tavola non passate il cibo con le bacchette (hashi) a un altro commensale (è un gesto che si fa solo nei funerali) e non piantate le bacchette in verticale nella ciotola del riso (anche questo divieto ha a che fare con i riti funebri giapponesi). Evitate anche di indicare qualcosa o qualcuno con le bacchette. 

Se vi recate in un onsen (stazione termale) e dovete fare il bagno in una delle vasche di acqua calda termale o se dovete fare il bagno a casa di qualcuno, ricordatevi di farvi una doccia accuratissima, lavandovi e risciacquandovi bene prima di immergervi nella vasca, perché dopo di voi ci saranno altri che si immergeranno nella stessa acqua. La vasca di acqua calda viene utilizzata per rilassarsi e non per lavarsi. 

Se avete un appuntamento, soprattutto di lavoro, non bisogna mai presentarsi in ritardo, i giapponesi ci tengono veramente tanto alla puntualità e non ammettono scuse. Così come non bisogna dare un appuntamento a qualcuno e poi non presentarsi.

Evitate di criticare con troppa enfasi gli aspetti della cultura giapponese, perché potreste offendere i vostri interlocutori. In una discussione cercate di non urlare e di non arrabbiarvi in modo troppo palese perché fareste una cattiva impressione.



giovedì 21 marzo 2013

SALUTI IN GIAPPONESE



Oggi vi parlerò dei saluti in giapponese. 

In Giappone tutti i rapporti umani sono basati su una gerarchia nella quale la posizione di ciascun individuo è determinata da diversi fattori, come l'età, il lavoro, l'esperienza, oltre che dal contesto sociale della conversazione. Tale aspetto si riflette anche nella lingua: in giapponese, infatti, esistono vari registri di linguaggio ciascuno dei quali utilizza determinate parole e forme verbali.
Anche per quanto riguarda i saluti ci sono diverse formule di linguaggio, che variano a seconda della confidenza con cui si sta parlando e dal momento della giornata.


Ohayoogozaimasu おはよう ございます significa “buon giorno”. Questa forma di saluto formale viene utilizzata al mattino con le persone con cui non si ha confidenza.

Ohayoo Gozaimasu


Ohayoo  はよう significa anche “buon giorno”, ma è una forma informale, si usa con le persone che si conoscono di più, come amici e parenti.

Ohayoo

In entrambi i casi il saluto Ohayoo Gozaimasu e Ohayoo lo si utilizza dalla mattina presto fino alle undici.


Konnichiwa  こんにちは  significa “salve, buon giorno”. Questa forma di saluto viene utilizzata dalle undici del mattino, fino alle cinque/sei del pomeriggio e si utilizza sia con persone con cui si ha confidenza, sia con chi non si conosce. 

Konnichiwa


Konbanwa  こんばんは significa “buona sera”. Questa forma di saluto viene utilizzata dopo l’imbrunire sia con persone con cui si ha confidenza, sia con chi non si conosce.

Konbanwa


Oyasuminasai  おやすみ なさい significa “buona notte”. Questa espressione viene utilizzata quando, lasciando qualcuno, si ha intenzione di andare a dormire. La forma informale è Oyasumi.

Oyasuminasai


Sayoonara  さようなら significa “arrivederci”. Questa espressione viene utilizzata quando si lascia qualcuno che non si rivedrà nella stessa giornata. 

Sayoonara


Jaa Mata  じゃあ また o Bai Bai  バイ バイ, significano “a dopo, a presto", e sono i classici saluti fra amici quando ci si saluta per andare via.



Uno dei gesti più comunemente usati in Giappone per salutarsi è l’inchino. La gente comunemente si saluta inchinandosi al posto delle strette di mano. L'inchino viene usato per presentarsi, per salutare, per ringraziare, per scusarsi o per chiedere un favore. A seconda della situazione, l'inchino può essere più o meno profondo!
L'inchino più informale è quello di 15 gradi. Questo inchino viene usato per i saluti casuali, quando ci si incontra con un amico o un conoscente per strada e non si ha il tempo di fermarsi. Anche se si tratta di un inchino informale, bisogna sempre restituire l’inchino.
L’inchino più comune è quello di 30 gradi. Questo inchino viene usato per salutare ed accogliere i clienti o per ringraziare qualcuno. Non viene utilizzato per gli eventi formali.
L’inchino più formale è quello di 45 gradi. Questo inchino viene usato per i saluti formali, per mostrare profonda gratitudine, per delle scuse formali e per chiedere dei favori.

Ma non preoccupatevi, data la vostra condizione di stranieri, i giapponesi non si aspettano che voi siate in grado di eseguire questi inchini alla perfezione, un cenno di inchino sarà sufficiente.


forme di inchini





Spero che questa lezione sui saluti giapponesi vi sia piaciuta e che sia stata di facile apprendimento.